Fare gli odontoiatri ed evitare trappole: i consigli utili in un vademecum

I pezzi forti, i consigli più importanti per chi si affaccia alla professione odontoiatrica e non vuole cadere in qualche trappola, arrivano a fine serata, prima dal consulente assicurativo dell'OMCeO di Venezia, il dottor Ferdinando Barracano, poi dal dottor Andrea Zornetta, organizzatore dell'iniziativa, la presentazione del Documento d'accoglienza per i giovani odontoiatri, ieri sera, mercoledì 6 aprile, nella sede veneziana dell'Ordine.
“Se c'è moralità – spiega il primo – non si può sbagliare. La polizza assicurativa per la responsabilità civile professionale è obbligatoria, ma meglio procurarsi anche una buona tutela legale. I centri low cost nascono come funghi: verificate sempre che in queste strutture ci siano assicurazioni adeguate”.
“Quando si esce dall'università – aggiunge il secondo – si ha ancora, come è giusto, un'idea romantica della professione, motivazioni che vanno al di là del guadagno. Un collega inesperto potrebbe farsi confondere le idee da un'offerta allettante: “Potresti fare il direttore sanitario nel mio studio”. Tu sei giovane, sai di essere bravo e sei lusingato. Attenzione perché si potrebbe scoprire solo dopo che chi ha offerto quel posto di lavoro, magari tutte le carte in regola non ce le ha. Magari non è autorizzato a mettere le mani in bocca, ma chi risponde è solo chi è abilitato alla professione. Nessuno deve usurpare il vostro titolo e commettere un reato. Nessuno può imporvi cosa fare: voi siete odontoiatri e fate diagnosi e terapia, lavorando bene, in scienza e coscienza, tenendo sempre presente che la vostra priorità è salvaguardare la salute del paziente. Ricordate che il favoreggiamento dell'attività abusiva porta alla sospensione minima di 12 mesi dell'attività professionale. L'Ordine può darvi dritte e consigli, aiutarvi a fare le scelte giuste”.

Una serata importante, quella organizzata dalla Commissione Giovani Odontoiatri dell'OMCeO di Venezia, con la volontà precisa di affiancare i colleghi neolaureati e i laureandi nel percorso di avvio della professione. Un'insieme di input, di incoraggiamenti, una specie di lista di istruzioni per affrontare il mondo del lavoro.
“È bello – ha detto nei saluti iniziali Giuliano Nicolin, presidente della Commissione Albo Odontoiatria – vedere in sala i giovani. L'Ordine e la Commissione soffrono la vostra mancanza, ma essere riusciti a iniziare un percorso insieme fa ben sperare per il futuro. Stasera è un'ottima occasione per conoscere questi giovani colleghi e per passare un po' anche a loro il testimone”.
“C'è bisogno – ha aggiunto Giovanni Leoni, presidente dell'Ordine veneziano – delle nuove generazioni. I problemi dei neolaureati di oggi sono sensibilmente diversi da quelli che potevano avere noi. Vi assicuro, però, che l'Ordine e la Commissione faranno di tutto per darvi una mano nell'inserimento alla professione”.
A fare da anello di congiunzione tra OMCeO e mondo universitario il dottor Christian Bacci e il professor Edoardo Stellini, direttore della Clinica Odontostomatologica dell'ateneo di Padova. “Per anni – dice quest'ultimo – ho cercato di inserire i miei studenti nelle strutture pubbliche del territorio. Solo l'anno scorso ce l'ho fatta a Venezia grazie all'aiuto del direttore generale Giuseppe Dal Ben. Mancava, però, qualcuno che mi facesse da punto di ingresso per il settore privato. Ora si è fatto avanti l'Ordine, bravissimo ad offrire questo aiuto ai ragazzi, che considero fondamentale. Per questo vi ringrazio e spero che questi incontri diventino periodici. Io farò tutto il possibile.”.

Obiettivo della serata, dunque: che ognuno dei giovani dentisti presenti, tra cui anche alcuni studenti non ancora laureati, portasse a casa qualcosa che ancora non sapeva. Per questo, dai membri della Commissione Giovani Odontoiatri che per mesi hanno lavorato a questo vademecum, sono arrivati tanti consigli pratici. Eccone una limitatissima selezione.

1 - L'Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri (dottor Andrea Zornetta)
Per esercitare la professione di odontoiatra è obbligatorio iscriversi all'Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della provincia in cui si ha la residenza. La domanda deve essere esaminata, per verificare i requisiti dell'aspirante, e accettata dal Consiglio Direttivo che, entro tre mesi, delibera l'iscrizione.

2 - La PEC e l'ENPAM (dott.ssa Chiara Perin)
La PEC è obbligatoria per legge per i professionisti iscritti agi Albi: per gli iscritti all'Ordine di Venezia è gratuita. All'ENPAM, la cassa di previdenza dei medici e degli odontoiatri, si viene iscritti automaticamente quando ci si iscrive all'Ordine.

3 – La Partita Iva (dott. Luca Donolato)
Il giovane odontoiatra rientra nel nuovo regime fiscale dei minimi con un reddito annuo che non deve superare i 30mila euro. Oggi c'è un nuovo onere, quello di comunicare le fatture dei pazienti al nuovo Sistema Tessera Sanitaria.

4 – Le ricette (dott. Giovanni Rizzo)
Più cose si scrivono sulle ricette meglio è. Possono essere scritte al computer, ma la firma deve essere sempre autografa. Quella bianca vale 6 mesi o per l'acquisto di 10 confezioni. Ci sono poi quella dematerializzata, con costi coperti in toto o i parte dal Sistema Sanitario Nazionale, quelle non ripetibili e quelle limitative.

5 – Il timbro e il basic life support (dott.ssa Giulia Brunello)
Il timbro deve contenere nome e cognome, qualifica e numero di iscrizione all'Ordine. Se serve per le fatture anche l'indirizzo fiscale e la Partita Iva. Tra le responsabilità del dentista c'è la capacità di rianimare un paziente in caso di emergenza: sono casi rari, quindi difficili da gestire. Meglio addestrare anche il personale di studio.

6 – I crediti ECM (dott.ssa Arianna Sandrin)
I crediti ECM vengono assegnati dopo la frequenza di corsi di aggiornamento per tenere alto il livello delle competenze dei medici e degli odontoiatri. Se ne devono acquisire 150 nel triennio di riferimento. Esiste una piattaforma nazionale che raccoglie i dati: bisogna verificare che la propria carriera venga aggiornata.

7 – L'assicurazione (dott.ssa Alessia Pinton, consulente assicurativa)
Il massimale della responsabilità civile professionale sia almeno di un milione di euro. Considerare l'opportunità che la retroattività della RCP vada a coprire tutto la'rco di tempo da cui si è iniziato a lavorare.

Chiara Semenzato, collaboratrice giornalistica OMCeO di Venezia

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