L’Ordine ai giovani: «Siamo qui per voi, questa è la vostra casa»

«Pensate all’Ordine come a una seconda casa, come a una seconda famiglia piena di persone, colleghi più esperti e consulenti, pronte ad aiutarvi in caso di difficoltà o se avete bisogno di consigli. Non abbiate timori né imbarazzi: siamo qui per voi». È un appello accorato quello risuonato ieri sera, martedì 12 marzo 2019, tra le pareti della sala Caterina Boscolo, nella sede dell’OMCeO veneziano, per il momento di accoglienza dei giovani professionisti che si sono appena iscritti all’Albo.
Tante belle facce nuove, in sala, e c’erano proprio tutti a dare il benvenuto ai nuovi colleghi: il presidente Giovanni Leoni, il suo vice Maurizio Scassola, il presidente della CAO Giuliano Nicolin, il segretario Luca Barbacane, Gabriele Gasparini, che ha presentato brevemente la Fondazione Ars Medica, vari componenti del Consiglio Direttivo e l’intera Commissione Giovani Medici e Odontoiatri, guidata da Andrea Zornetta e composta da Luca Donolato, Giovanni Rizzo, Luca Pellizzato, Giulia Nardin, Laura Gasparini, Chiara Perin, Riccardo Caberlotto, Lorenzo Spadotto e Jacopo Scaggiante, che si sono alternati al tavolo dei relatori.
Una serata importante per guardarsi in faccia e conoscersi, per illustrare la composizione e le funzioni dell’Ordine e delle altre istituzioni sanitarie, ma anche e soprattutto per dare tanti ottimi consigli a chi si affaccia proprio in questo momento alla professione e deve muovere i suoi primi passi: a fare da filo conduttore il Vademecum per i giovani medici e odontoiatri, predisposto dalla Commissione qualche anno fa e ora aggiornato, che tanti altri Ordini italiani invidiano a Venezia.

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«L’Ordine – ha sottolineato Andrea Zornetta all’inizio della serata – deve essere per voi un punto di riferimento, dove trovare indicazioni, suggerimenti, qualsiasi chiarimento o sostegno, tutto ciò che vi serve per condurre una professione che sia deontologicamente ed eticamente corretta».
«Ci siamo sempre lamentati – ha rilanciato subito il presidente CAO Giuliano Nicolin – che all’Ordine non ci sono giovani e invece queste serate ci tirano su il morale. Noi crediamo molto nell’istituzione e che l’istituzione abbia bisogno di volti e persone nuove: spero che anche tra voi qualcuno si appassioni e voglia dare il suo contributo. Mi piacerebbe rivedervi… Dobbiamo abituarci a stare più insieme, anche in maniera rilassata, fuori dal nostro ambiente ristretto. Stando insieme, lo scambio di idee, due parole possono aiutarci e far nascere rapporti reali».
Il presidente Giovanni Leoni, dopo aver ricordato il test selettivo e il corso di studi pesante superato dai giovani colleghi, ha spiegato come da questo momento parta davvero per loro la professione. «Per medici e odontoiatri – ha sottolineato – i principi fondanti sono comuni. Il vostro futuro dipenderà molto dalla tenacia con cui porterete avanti le vostre istanze: dai giovani come voi ci si aspetta molto. Paradossalmente chi si affaccia adesso alla professione avrà opportunità maggiori rispetto a qualche anno fa. Come FNOMCeO, la Federazione nazionale, abbiamo lavorato per quasi triplicare le borse per l’accesso alla Medicina generale e stiamo lavorando nella stessa direzione per le specialità ospedaliere. Spero che questo sforzo si concretizzi al più presto. Per questa serata ringrazio la Commissione: questo Vademecum è un vanto per noi, tutto questo qualche anno fa non succedeva. Vi confesso: a me sarebbe molto piaciuto un incontro di questo tipo quando ero seduto lì, nelle vostre condizioni».

Entrando nel vivo della serata, i medici e gli odontoiatri della Commissione si sono alternati al tavolo dei relatori per tracciare il quadro di tutto ciò che è utile e indispensabile sapere quando si è appena usciti dall’Università, dal mondo protetto degli studi, e forse si brancola un po’ nel buio. Tanta concretezza e consigli pratici, senza alcuna vergogna o imbarazzo, senza dar nulla per scontato: con grande dono della sintesi hanno spiegato, ad esempio, come ci si iscrive all’Ordine e i requisiti richiesti (Zornetta), l’obbligo per gli iscritti della Pec, la Posta elettronica certificata, che l’OMCeO veneziano fornisce gratuitamente, il ruolo e le funzioni dell’Enpam, l’ente previdenziale (Chiara Perini), l’apertura della Partita Iva e i possibili regimi fiscali, l’emissione delle fatture, oggi elettroniche, e il funzionamento del Sistema Tessera Sanitaria (Luca Donolato), l’obbligo dell’aggiornamento professionale e dei crediti ECM (Giulia Nardin), la distinzione tra i vari tipi di ricetta (Giovanni Rizzo) e tra i diversi certificati, i dati imprescindibili e gli elementi fondanti, che il medico e l’odontoiatra possono essere chiamati a rilasciare, senza dimenticare poi gli elementi indispensabili da inserire nei timbri professionali, tutti gli strumenti utili da avere sempre a portata di mano nella borsa del medico, l’indicazione dei farmaci più usati (Riccardo Caberlotto).
Rispetto agli anni precedenti si è dato un po’ di spazio in più a tre argomenti in particolare:

  • Laura Gasparini ha illustrato l’importanza di conoscere l’uso del defibrillatore, la rianimazione cardiopolmonare e le operazioni e gli strumenti utili al primo soccorso;
  • Luca Pellizzato, in tempo di proliferazione di cliniche low cost soprattutto per i dentisti, ha posto l’attenzione sul rapporto con le strutture sanitarie, sulla possibilità di sanzioni anche gravi, sulla necessità di riflettere bene e di capire cosa c’è scritto esattamente in un contratto in caso di offerta di lavoro come direttore sanitario, sottolineando la necessità di verificare 10 punti (dal compenso economico alle clausole vessatorie, dalla gestione della privacy all’obbligo di assicurazione);
  • Jacopo Scaggiante, infine, ha analizzato le possibilità di lavoro a inizio carriera: come entrare nel circuito delle sostituzioni del medico di famiglia o del pediatra, il lavoro nelle case di riposo o nella guardia medica, quello nelle strutture turistiche, nei presidi ambulatoriali generici (grandi banche, assicurazioni, industrie…), l’assistenza durante le manifestazioni, sportive e non, le docenze, l’attività nel settore dell’urgenza-emergenza.

«Per tutte queste attività, però – ci ha tenuto a precisare il presidente Leoni – è fondamentale avere una certa frequenza in un ospedale, conoscere e padroneggiare alcune tecniche di sopravvivenza. Quando andate a fare il medico a una manifestazione sportiva dovete sapere che strumenti, farmaci e persone avete a disposizione. Quando andate a fare assistenza, in un camping estivo, in un trasporto medicalizzato, in guardia medica ,  a voi è comunque  affidata la vita del paziente, ci possono essere situazioni di routine ma potete trovarvi ad affrontare improvvisamente  anche una situazione critica. E voi dovete sapere esattamente cosa fare in questi casi perché i medici siete voi. Dovete, ad esempio, saper prendere una vena e mettere una flebo, dovete avere in borsa delle forbici per tagliare dei vestiti. Dovete imparare le manovre di emergenza di base . Vi serve qualcuno di più esperto che vi dia i rudimenti della professione , frequentando volontariamente reparti di clinica o il pronto soccorso come è sempre stato nella storia di tutti noi.  Dovete informarvi prima molto bene sulle condizioni globali dell'assistenza che siete chiamati a prestare magari seguendo le promesse di un facile guadagno, perché poi, quando qualcuno sta male, il medico siete voi e starà a voi sistemare le cose».

Durante la serata uno spazio è stato affidato anche ai consulenti dell’Ordine, a cui i giovani medici e odontoiatri possono rivolgersi in qualsiasi momento: Ferdinando Barracano, che ha parlato delle polizze assicurative, dei massimali e della verifica delle protezioni, l’avvocato Mario Giordano che ha sottolineato come difesa legale e copertura assicurativa siano due mondi che spesso si contrappongono e che ha esortato i ragazzi a «stare vicino all’Ordine, chiedere, imparare, guardare: telefonateci, se avete un problema venite da noi» e al commercialista Piero Cagnin.

«Noi abbiamo un grande onore – ha sintetizzato il segretario dell’Ordine Luca Barbacane – nell’essere medici e odontoiatri, un onore che talvolta può anche farci tremare. Questa è in qualche modo la nostra missione: quando me lo dicevano da giovane non capivo tanto cosa volesse dire, ora sì. Io sono medico di famiglia: ringrazio la provvidenza che mi ha collocato nel posto giusto per me e così auguro a ciascuno di voi, che ognuno di voi abbia già chiara la propria strada o che possa trovarla al più presto. Perché una strada c’è per ciascuno di voi e lo capirete».
Tra le cose più importanti indicate la necessità di attrezzarsi. «Dietro alla parola medico – ha concluso – c’è una responsabilità enorme, risponderete di ciò che farete e di ciò che non farete. Fate solo ciò che siete in grado di fare: non prendete mai rischi superiori alla percezione delle vostre capacità. Fate le cose con calma, senza farvi mai prendere dalla frenesia. Avete la possibilità di essere d’aiuto alle persone, di curare la loro salute: la nostra è una professione alta a cui dedicherete la vostra vita. E questo non è un modo di dire».
Volontà di servire, di essere d’aiuto, di condividere l’esperienza: questo l’OMCeO veneziano ha voluto trasmettere alle giovani leve. Perché loro sono il futuro della professione e, all’Ordine, devono sentirsi davvero a casa.

Chiara Semenzato, giornalista OMCeO Provincia di Venezia

Chi non fosse stato presente alla serata e volesse ritirare il Vademecum può rivolgersi alla segreteria dell’Ordine (info@ordinemedicivenezia.it)

Segreteria OMCeO Ve
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