Coronavirus: tutti gli aggiornamenti. Leoni: «Misure di sicurezza italiane tempestive»

È scattata l'emergenza globale per il coronavirus: l'ha dichiarata l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), formulando le raccomandzioni che riguardano viaggi, commercio, quarantena screening e cure, pur consigliando di evitare "reazioni eccessive" di fronte all'epidemia che dalla città di Wuhan in Cina si sta diffondendo nel mondo. Questi gli ultimi dati aggiornati diffusi dall'OMS sui decessi e i contagi: casi accertati 7.834, di cui 7.736 in Cina (circa il 99%) e 170 i morti, tutti in Cina, 1.370 i pazienti nel continente asiatico in gravi condizioni. (Per approfondire: https://www.repubblica.it/salute/2020/01/30/news/coronavirus_l_oms_dichiara_l_emergenza_globale-247185564/)

Nella serata di ieri, giovedì 20 gennaio 2019, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha anche confermato due casi accertati di coronairus in Italia. Si tratta di due turisti cinesi, marito e moglie di 67 e 66 anni, provenienti proprio dalla provincia di Wuhan e già posti in isolamento nell'ospedale Spallanzani di Roma. Già predisposte tutte misure precauzionali, bloccati i voli da e per la Cina, come ordinato dal Ministro della Salute Roberto Speranza. (Per approfondire: https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/coronavirus-conte-primi-due-casi-accertati-in-italia-sono-turisti-cinesi_14186001-202002a.shtml e https://tg24.sky.it/mondo/2020/01/31/coronavirus-ultime-notizie-diretta.html)

Sul suo sito MedicalFacts intanto, il professor Roberto Burioni, ordinario di virologia ricordiamolo, segue l'evolversi della situazione. In un articolo in cui parla di alcuni aspetti clinici dell'infezione spiega come al momento del ricovero i sintomi più frequenti siano stati febbre e tosse. «È importante, però, sottolineare - aggiunge - che questi sintomi, che sono quelli più significativi, non sempre erano presenti insieme in tutti i pazienti. La febbre, per esempio, in quasi il 20% dei casi era assente. Quindi, se nemmeno nei casi che necessitano di ospedalizzazione ci sono sempre tutti i sintomi, è molto probabile che molti casi di coronavirus possano presentare sintomi più lievi che non vengono proprio identificati». Altre manifestazioni cliniche meno frequenti: difficoltà respiratorie, un terzo dei casi, dolori muscolari (11%), sintomi neurologici come mal di testa (8%) e confusione (9%). «Il 75% dei pazienti - scrive ancora il professor Burioni - aveva chiari segni di una polmonite in corso con interessamento di entrambi i polmoni. Dato interessante è che solo in un paziente è stato, oltre al coronavirus, riscontrata la presenza di un batterio. Questo dato è preoccupante: vuol dire che è il virus la causa diretta della polmonite e non il fatto che batteri infettano i polmoni traendo vantaggio dalla presenza del virus. Conseguenze di questo? Enormi sulla terapia: gli antibiotici non sono di nessuna utilità in quanto non hanno alcun effetto sui virus».

Dall'esperto, allora, anche alcuni accorgimenti importanti (in questo video) per limitare il contagio: evitare viaggi nelle zone colpite, lavarsi le mani di frequente, evitare i luoghi affollati, usare la mascherina, non starnutire mai nel palmo della mano ma nell'incavo del gomito, usare fazzolettini usa e getta per non diffondere le goccioline.

Oggi, venerdì 31 gennaio, sul tema torna anche il presidente dell'Ordine e vice nazionale Giovanni Leoni che, intervistato dal quotidiano La Nuova Venezia, spiega: «Assolutamente tempestive le misure di sicurezza italiane. La preoccupazione è legittima, ma non hanno senso le diffidenze verso i cinesi che vivono in Italia».

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Segreteria OMCeO Ve
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