L’Ordine incontra la politica: Giorgio Orsoni

L’Ordine incontra la politica: Giorgio Orsoni

di Franco Fabbro

Invitato ad incontrare il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di della Provincia di Venezia, il candidato sindaco alle prossime elezioni comunali Giorgio Orsoni si è presentato puntuale in via Mestrina alle ore 19.30 di giovedì 11 marzo, trattenendosi fino alle ore 21.00.

Stasera parliamo di salute e non di sanità – ha affermato Scassola nel porgere il benvenuto all’ospite - al medico oggi viene chiesto di integrare grandi visioni di insieme, di embricare il sociale e il sanitario; il Sindaco rappresenta il vertice di questa sintesi socio/sanitaria. Noi medici siamo sorpresi di come si riesca a programmare la politica socio-sanitaria senza un accurata indagine epidemiologica . Venezia è l’emblema di tutte le fragilità ma anche di tante opportunità ( criticità demografica, anziani, assistenza domiciliare ). Scassola ha ricordato come l’Omceo di Venezia – che è strumento di mediazione - collabori attivamente nella Consulta della salute, nei quaderni della salute e nel progetto CO.ME. FA.RE.

Orsoni : Mi presento : sono un professionista come voi, sono stato Presidente dell’Ordine degli Avvocati  della Provincia di Venezia,  ora Presidente OUA (Organismo unitario avvocatura italiana),sono Professore Ordinario di Diritto Amministrativo all’Università di Venezia, faccio ricerca nell’ambito del diritto amministrativo pubblico, rivendico pertanto una competenza che metto a disposizione della città.

E’ necessario dare una svolta alla metodologia di approccio alla politica. Il centro sinistra ha fatto bene, soprattutto nel sociale qui a Venezia, ci vuole però una svolta, un grande impegno civile per favorire un ricambio generazionale e di soggetti fuori dalle logiche di partito, pescando nella società civile. Ideali comuni, solidarietà, accoglienza , concretezza sui problemi, sul cosa fare : su queste basi ho costruito la coalizione di partiti e di movimenti che mi appoggia. Ho voluto essere libero nelle scelte delle persone alle quali chiedere di collaborare, fuori dalle logiche di partito, persone nuove per il governo della città, giovani di testa, persone dotate di professionalità. Voglio infine dare un serio messaggio alle professioni : sono grandi risorse spesso mortificate.

Giovanni Leoni : ha affermato che l’approccio del Comune all’assistenza sanitaria è deficitaria soprattutto nei riguardi del paziente anziano o fragile che perde la sua autonomia a seguito di un ricovero ospedaliero, sui cosiddetti “casi sociali”, le dimissioni difficili che bloccano i reparti per acuti. Ha poi sollevato i problemi che il medico ospedaliero incontra sempre più di frequente con gli stranieri ricchi (i turisti) e poveri (gli immigrati) su passaggi fondamentali per la professione come l’informazione di base e il consenso informato per i vari interventi da condurre in lingua straniera con notevole aumento dello stress per gli operatori sanitari a tutti i livelli. Per questo ha chiesto un aiuto da parte del Comune per dei traduttori istituzionali reperibili.

Renato Fameli : la cura della gente è sanitaria ma anche sociale, assistiamo invece a tagli al sanitario e a investimenti cervellotici; ha portato l’esempio del rapporto ospedale/territorio e delle problematiche legate alle dimissioni degli anziani, spesso grandi anziani e soli. Cosa può fare il Comune ? Fameli suggerisce di mappare il territorio per individuare le situazioni critiche unitamente ad uno stretto raccordo con gli assistenti sociali.

Orsoni : I proventi del Casinò coprono le esigenze del sociale. E’ vero, è inesistente il rapporto Comune/Aulss, rapporti che invece c’erano con la giunta Costa. E’ necessario riprendere il dialogo attraverso i pochi strumenti che il Comune ha ( pochi per l’assistenza ospedaliera, molti per l’assistenza nei Distretti ). L’Ospedale all’Angelo di Mestre – secondo Orsoni - paga un deficit di metodo. Il Project Financing va bene per costruire le strade, gli stadi, non sui bisogni primari della cittadinanza in quanto privilegia il profitto sulla qualità dell’assistenza. Si poteva fare ricorso al credito ( a condizioni migliori ) ,ora c’è invece un cappio al collo su questa struttura.
Anche il sociale è diviso tra Comune e Aulss. Ci deve essere collaborazione ma ho qualche perplessità a dire al Comune di rinunciare a quello che attualmente fa. Post ospedalizzazione : tema importante da approfondire. Grave disattenzione del Comune è quella sui trasporti : l’Ospedale all’Angelo è mal servito, il tram non arriva lì, la mobilità del territorio è poco razionale.

Franco Fabbro : Tangenziale, inquinamento dell’aria e potenziamento dell’inceneritore SG31 . La cittadinanza di Marghera e della Terraferma , che ha già pesantemente pagato in termini salute, è allarmata dalle recenti decisioni della Giunta Regionale del Veneto. Lei che intende fare su questo fronte?

Orsoni : grazie della domanda. Nessuna riduzione alla lotta all’inquinamento, nessun passo indietro; voglio garantire un ambiente salubre. Inceneritore : sono contrario sia per l’ulteriore inquinamento ma anche perché, psicologicamente, dobbiamo pensare ad una riconversione in senso positivo,puntare su una industria moderna, non inquinante, che garantisca gli stessi posti di lavoro. L’inceneritore è comunque un segnale negativo , dobbiamo incenerire le nostre cose, non tutto, Marghera non può diventare la pattumiera d’Europa. Dobbiamo tenere duro su questo.
L’aumento della velocità di transito in tangenziale porta ad un incremento del traffico ( poiché diviene competitivo col passante); Orsoni invece “sogna” una Tangenziale come viale cittadino…
Grandi navi ; fermare i motori delle navi ormeggiate in bacino a Venezia, una nave inquina come 15.000 auto. Bisogna allora attaccare la nave “alla spina” , lo spegnimento dei motori produrrà meno rumore e meno inquinamento.

Moreno Breda : rappresento la Libera professione e l’odontoiatria. Proliferano i centri low-cost; ma noi come Omceo ci chiediamo : chi ci lavora? E’ necessario far applicare le leggi altrimenti i libero-professionisti rischiano di sparire.

Orsoni : Anche noi abbiamo gli avvocati di strada, i “negozi giuridici” ( cosa assolutamente da combattere). La libera professione deve essere il luogo ove uno si specializza. Lo specialista deve essere il depositario di un sapere più elevato, per essere utile al cliente, per fornirgli una prestazione di particolare qualità.

Salvatore Ramuscello: ha simpaticamente esordito con :” mi dice perché dovrei votarla”? L’attuale collaborazione all’interno della Consulta della salute “svilisce” l’Ordine dei medici a semplice associazione . Vorremmo invece divenire suoi consulenti per i problemi di salute. Venezia ha un numero elevato di tumori, siamo al top, si può investire su questo aspetto ?
Il Vice-Presidente ha poi riaffermato che spaventano questi “poliambulatori” , queste strutture liberalizzate; non possiamo fermarli però bisogna difendere i professionisti. Il low cost non esiste. Il Comune può collaborare con l’Ordine anche su questo aspetto?.

Orsoni : Userò tutti i miei poteri contro queste strutture commerciali. Come ordine degli avvocati siamo contrari all’entrata delle SPA all’interno della professione. Tariffe minime : discorso che è a tutela del cliente; una prestazione adeguata costa ! Sulla epidemiologia vanno coinvolti dei professionisti; farò pertanto una giunta di professionisti , aperta alla collaborazione anche con l’Ordine dei medici. Bisogna lavorare sulla prevenzione, sul disinquinamento per avere un’aria salubre.

Andrea Schiavon (pediatra) ha segnalato al candidato sindaco tre problemi : alloggi per le giovani coppie, liste d’attesa agli asili nido, mamme depresse.

Orsoni : La città non è insicura, è più forte dei suoi cattivi governanti. Non è vero che si sta spopolando,vanno potenziate le strutture sanitarie esistenti e non ridimensionate, al medico serve un forte supporto tecnico. Il candidato sindaco nel prendere commiato, ha infine affermato la sua intenzione di proporre una nuova legge speciale per Venezia , che riguardi Mestre e Venezia insulare, una legge bipartisan, concordata tra le forze in campo.
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