Per legge, tuttavia, i dipendenti non sono obbligati a lavorare in un luogo di lavoro non sicuro. Né sono eticamente obbligati a farlo. Il fatto che credano ampiamente di esserlo è un chiaro successo della campagna di manipolazione psicologica ai danni degli operatori sanitari che dura da decenni e che si è intensificata durante la pandemia. I
730-precompilato spese sanitarie: trasmissione dati anno 2020 - SCADENZA 8 FEBBRAIO 2021 - MEDICI E ODONTOIATRI
La Fnomceo comunica che l’Agenzia delle Entrate col provvedimento n. 20765/2021 ha chiarito che viene esteso all’ 8 febbraio il termine per l’invio al Sistema Tessera Sanitaria, da parte degli operatori, dei dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi effettuati nel 2020.
In un lungo articolo, a firma di Matteo Riberto, che fa il punto sulle nuove vaccinazioni dell'Ulss 3 Serenissima in partenza la prossima settimana, il Corriere del Veneto di oggi accenna anche al questionario inviato ieri dall'OMCeO Venezia agli iscritti per avere un quadro più chiaro e definito sulla situazione dei vaccini somministrati ai medici e agli odontoiatri del territorio. In meno di 24 ore più di 700 i questionari compilati già arrivati.
Il problema non è creare nuovi laureati in medicina, ma risolvere l'imbuto formativo che vede tanti giovani medici bloccati nel loro percorso di specializzazione. Commenta così l'ipotesi del numero chiuso a medicina previsto dalla Regione Sicilia il presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni nell'ultima edizione del Tg Sanità della FNOMCeO pubblicata oggi, lunedì 8 febbraio 2021. Dal minuto 12.30.
L'autonomia nella produzione di vaccini anti Covid, la ricerca da finanziare sugli anticorpi monoclonali, l'imminente riapertura delle piste da sci nelle regioni gialle e il possibile ritorno a breve anche negli stadi. Questi i temi affrontati dal presidente dell'OMCeO veneziano e vice FNOMCeO Giovanni Leoni in un colloquio con Nico Parente pubblicato oggi su VSalute.
L'adesione del personale sanitario al vaccino anti Covid, le posizioni no vax, la necessità di produrre in modo autonomo i vaccini, la curva anomala del contagio in Veneto. Tanti i temi affrontati dal presidente dell'OMCeO veneziano e vice FNOMCeO Giovanni Leoni in un colloquio con l'agenzia di stampa Dire, ripreso da varie testate: Venezia Today, Il Popolo Veneto, Geonews e Il Nuovo Terraglio.
«Sarà difficile avere il 30-40% di popolazione vaccinata contro il Covid entro l'inizio dell'estate»: è preoccupato per il ritardo nella campagna vaccinale, causa scarsità di dosi, il presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni. Intervistato oggi da Simone Bianchi per La Nuova Venezia, sottolinea come «tutto dovrà essere ricalcolato con uno slittamento pericoloso» e come si stia «perdendo tempo prezioso». E torna a rilanciare l'idea che l'Italia diventi autonoma sul fronte della produzione dei vaccini.
Influenza stagionale, casi crollati in Veneto e nel veneziano su 860mila abitanti i malati attuali sono circa 1.300. Il merito, oltre al boom di vaccinazioni antinfluenzali di quest'anno, è anche delle restrizioni anti Covid: in particolare uso della mascherina e distanziamento. «La mascherina è scomoda, ma i benefici sono tantissimi. Anche una volta debellato il Covid dovremmo imparare a portarla sempre con noi» spiega sul Gazzettino di Venezia il segretario provinciale e regionale FIMMG Maurizio Scassola.
«Posizioni antivacciniste possono creare problemi: bisogna avere rispetto della scienza e ricordarsi della responsabilità che abbiamo nei confronti dei pazienti». Molto netta la posizione del presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni che oggi spiega a Michela Nicolussi Moro sul Corriere del Veneto come i medici che rifiutano il vaccino anti Covid saranno convocati dall'Ordine e, se necessario, sottoposti a provvedimenti disciplinari.
Saranno 8.300 le lettere che oggi l'Ulss 3 Serenissima spedirà ad altrettanti ottantenni per convocarli a fare il vaccino anti Covid. La prima dose sarà somministrata ai nati nel 1941 a partire dal 15 febbraio. Nessun coinvolgimento, per ora, dei medici di famiglia, come spiega oggi al Corriere del Veneto e alla Nuova Venezia il segretario provinciale e regionale FIMMG Maurizio Scassola.