Fattura Elettronica verso la pubblica amministrazione… si può fare

Prendiamo a prestito una frase celebre per spiegare ai colleghi che erogano prestazioni professionali verso la pubblica amministrazione come adempiere a un dovere: la fattura elettronica (FE). 

Obbligatoria dal 31 marzo 2015, la Fattura Elettronica è conditio sine qua non è in alcun modo possibile esigere le proprie parcelle dagli enti pubblici.

Dal mese di marzo in qua avrete certamente notato quale fiorire di proposte affollino i media da parte di aziende, più o meno note – occhio alle credenziali, alla citazione di convenzioni et cetera - che si propongono come erogatori di codesta modalità di fatturazione.

Peraltro facciamo notare che emettere la FE è tanto importante quanto conservarla: chi vi realizza il percorso di emissione della fattura deve assolutamente garantirvi di conservarla uguale a se stessa per i successivi 10 anni, in modo che in qualsiasi momento voi possiate andare a recuperarla ed esibirla certificatamente – passateci il neologismo - identica a quella emessa a suo tempo: quel documento (FE) deve essere certificato rimasto identico all’originale ed in codesta capacità di certificazione della conservazione “il mercato” si screma, poiché solo una dozzina di aziende (vedi Infocert) posseggono tali capacità certificante. La maggior parte delle aziende che oggi vi erogano la FE in realtà non conservano in proprio – vedi, tra le seguenti, Digithera e Open Dot Com – ma si avvalgono di codesto servizio erogato da altri.

Lungi da noi darvi una descrizione dettagliata di quanto il mercato offra al momento in termini di produzione di FE - né, men che meno, di esporre l’OMCeO a promuoverne una sulle altre - vogliamo qui brevemente presentarvi tre convenzioni pervenute all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Venezia. Le troverete nella prima cartella allegata. Vi invitiamo a leggerle con attenzione, alla ricerca del prodotto più adeguato alle vostre esigenze, peraltro sapendo che i gestori obbligatoriamente vi devono fornire la “portabilità” delle vostre fatture, ovvero chi ve le emette e ve le conserva oggi dovrà necessariamente consentirvi di trasferirle ad altro gestore che ve le emetterà e ve le conserverà domani.

Nella lettura delle tre proposte di seguito riportate e di qualsiasi altra che vorrete prendere in considerazione, criterio preliminare è sapere quante fatture elettroniche prevediate di dover emettere nell’arco di un anno, poiché la quantità delle FE può abbassarne e di molto il costo unitario.

Fate inoltre attenzione alla presenza o meno di un canone annuale. Alcuni esigono, in sovrappiù, un’attivazione una tantum.

Altra grossolana differenza tra i gestori sta nel fatto che con alcuni potrete acquistare una FE alla volta, con altri invece dovrete acquistarne un pacchetto, a costi decrescenti tanto maggiore il numero di FE di quel pacchetto.

Avete competenze minime di informatica e non vi spaventa compilare un format, operando allo stesso modo di come vi create un account in un qualsiasi social network? Allora per voi andrà benissimo caricare i dati della vostra FE sul portale dedicato dell’operatore da voi scelto e, in questo modo, abbatterete notevolmente i costi (fino a spendere solo 0,50 € per singola FE, vedi proposta di Digithera). Siete negati per l’informatica e la vista di un format vi procura l’orticaria? Niente di meglio che redigere la vostra fattura in formato .PDF, piuttosto che in Word, oppure in Excel o altro,  e inviare quel “normale” file al gestore che provvederà a convertirlo in formato digitale .xml, come obbligatoriamente previsto, ad apporvi la firma digitale, a trasmettere la vostra FE alla pubblica amministrazione, a gestire le notifiche ed a conservare la FE e le relative notifiche a norma di legge; occhio però ai costi, che in questo caso potrebbero salire fino a 20 € + IVA per singola fattura.

C’è chi vi semplifica la vita ancora di più – vedi ad es. Digithera – che “si accontenta” perfino della vostra fattura scritta a mano, purché ovviamente corredata di tutti i codici del caso: gliela invierete a mezzo fax e lui, il gestore, farà tutto il resto. Con Digithera vi costerà solo 5 € a fattura.

Anche la FNOMCeO ha inviato due proposte di convenzione, consultabili nella seconda cartella allegata.

Ora non ci resta che augurarvi buona lettura dei prospetti allegati e … che la fattura elettronica sia con voi.

Dott. Luca Barbacane                                   Dott. Moreno Breda

Segretario OMCeO VE                               Consigliere OMCeO Ve

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Segreteria OMCeO Ve
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