Accesso alla professione: il nuovo regolamento sulla laurea abilitante

Procedure semplificate, tirocinio durante gli studi, e non dopo la laurea, con enorme riduzione dei tempi per l'ammissione agli esami di stato. Sono questi i punti cardine del nuovo regolamento per l'abilitazione alla professione di medico-chirurgo firmato il 10 maggio scorso dal ministro per l'Istruzione Valeria Fedeli. Un cambiamento molto atteso dagli studenti e che era stato richiesto anche dalla FNOMCeO. «Finalmente! Con questa innovazione - ha commentato su Facebook il presidente Filippo Anelli - i neo laureati non dovranno attendere dai sei ai dodici mesi per abilitarsi all’esercizio della professione medica. Un grazie a quanti hanno consentito di raggiungere questo traguardo e ai colleghi della FNOMCeO che hanno proposto e collaborato all’elaborazione di questa norma». 

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Nel comunicato stampa diffuso dal MIUR tutti i dettagli del nuovo regolamento

Università, firmato il nuovo Regolamento per l’esame di abilitazione alla professione di medico-chirurgo

Nuove regole per l’abilitazione alla professione medica. Si riducono i tempi per l’ammissione all’esame di Stato – e quindi complessivamente dell’iter formativo dei futuri medici – con il tirocinio professionalizzante effettuato durante il percorso di studi e non dopo la laurea. E cambia la tipologia dei quiz che saranno somministrati, con il passaggio dall’utilizzo delle domande presenti nell’attuale archivio ai quesiti tratti dall’esperienza del cosiddetto progress test, più efficaci per valutare le conoscenze delle candidate e dei candidati.

La Ministra Valeria Fedeli ha firmato il nuovo Regolamento recante gli esami di Stato di abilitazione della professione di medico-chirurgo, molto atteso sia dal mondo accademico, in particolare da parte delle studentesse e degli studenti delle facoltà di Medicina e Chirurgia, ma anche dalla Federazione Nazionale dell'Ordine dei Medici. Il Regolamento, firmato dopo un iter che ha coinvolto CUN, CNSU, Ministero della Salute, CRUI e Conferenza dei Presidenti dei corsi di laurea in medicina, oltre che l'Ordine professionale, tiene conto delle osservazioni del Consiglio di Stato contenute nel parere emesso il 22 marzo 2018 e del riscontro fornito l’8 maggio 2018 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi.

Novità principale, l’inserimento del tirocinio trimestrale obbligatorio all’interno dei sei anni del corso di studi in Medicina e Chirurgia. Fino ad ora il tirocinio trimestrale valido per l'idoneità all'esame di Stato poteva essere effettuato solo dopo aver conseguito la laurea. Tale tirocinio non potrà comunque essere espletato prima del quinto anno di corso e potrà essere effettuato solo in seguito al superamento di tutti gli esami fondamentali previsti nei primi quattro anni del corso di studi. Una scelta che nasce dalla volontà di uniformare il percorso italiano di formazione e abilitazione professionale dei medici a quello della maggior parte dei Paesi europei.

La prova d’esame consisterà in 200 quesiti a risposta multipla, ma con il nuovo Regolamento sono stati ridotti a 50 quelli relativi alla parte “pre-clinica” della formazione del medico e sono stati portati a 150 quelli riguardanti la formazione “clinica”, e quindi volti a valutare la capacità dei candidati nell’applicare le conoscenze biomediche, cliniche, deontologiche ed etiche alla pratica medica. La prova includerà anche una serie di domande riguardanti i problemi clinici afferenti alle aree della medicina e della chirurgia e relative specialità, della pediatria, dell’ostetricia e ginecologia, della diagnostica di laboratorio e strumentale e della sanità pubblica.

Prevista una fase transitoria: laureate e laureati magistrali in medicina avranno ancora due anni di tempo, dall’entrata in vigore del Regolamento, per effettuare comunque il tirocinio dopo il conseguimento della laurea. La prima sessione dell’esame di Stato di abilitazione professionale con le nuove modalità previste dal Regolamento si svolgerà a luglio 2019.

In allegato la Comunicazione n. 55 della Fnomceo.

 

Segreteria OMCeO Ve
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