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ECM NEWS
Le ultime dalla V Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina

Svoltasi al Palazzo dei Congressi di Roma lo scorso 4 e 5 novembre, l’evento cardine della programmazione della Formazione Continua in Medicina in Italia si potrebbe riassumere nell’espressione “punto e a capo”: il prossimo trienno 2014-2016 segnerà infatti una svolta nella progettazione dell’aggiornamento dei professionisti della salute, che avrà nel dossier formativo (da qui DF) i binari entro i quali ogni medico stabilirà come impostare e quindi governare il proprio percorso formativo.
Non più una forzata, talvolta affannosa, “raccolta” di crediti ECM, finalizzata al raggiungimento dell’agoniata quota di 150 crediti/triennio 2011-2013, ma un dossier espressione della libertà, dell’autonomia e della responsabilità del singolo professionista.
Con il DF dal 2014 la formazione sarà personalizzata, costruita su misura del singolo medico o dell’equipe, o del reparto ospedaliero, generata dall’analisi delle conoscenze e delle specifiche necessità formative del medico e/o del gruppo, progettata allo scopo di ottenere le competenze concretamente indispensabili a ciascuna figura medica calata nel proprio specifico operativo. Il DF sarà una sorta di mosaico che ogni medico disegnerà sulla propria misura ed i cui tasselli saranno i corsi ECM, finalmente non “collezionati” più o meno alla rinfusa, ma incastonati ciascuno esattamente al proprio posto.
Dal 2014 ciascuno imparerà a redigere il suo dossier formativo, all’insegna della pertinenza del percorso di aggiornamento e della coerenza del progetto, criteri guida sui quali si eserciterà il controllo e la verifica dell’organo a ciò preposto – l’Ordine dei Medici – secondo una logica finalmente attinente all’appropriateza dei contenuti e non alla somma aritmetica dei crediti, il cui numero totale sarà la conseguenza e non la finalità dell’aggiornamento del medico.
Ne discende automaticamente che sarà e dovrà sempre più essere una formazione non più appannaggio di pochi formatori di professione, bensì uno stile di trasferimento di conoscenze tra professionisti, nello sviluppo di competenze concrete, dove aumentino le capacità di apprendimento delle persone mentre e là dove lavorano, partendo quindi dal comportamento professionale quotidiano.
Si capovolgeranno i ruoli: non più il provider che offre qualcosa, ma il medico che chiede al provider ciò di cui abbisogna.
La valutazione dell’aggiornamento professionale del medico non verterà più sul numero totale dei crediti ECM conseguiti, ma sulla corrispondenza tra gli obiettivi pre-dichiarati nel DF e gli aggiornamenti realmente acquisiti.
A margine di questa, che ad ogni buon conto ci sentiamo di poter definire la rivoluzione copernicana dell’aggiornamento dei medici, la determina del 17.7.13 della Comm. Naz. per la Formazione Continua sancisce non contare alcunché - ai fini della certificazione del percorso formativo basata sul numero dei crediti ECM acquisiti - quanto avvenuto prima del 2008. 
Nel computo dei crediti acquisiti nel triennio 2011-2013, usufruirà di un bonus di 45 “punti” chi ne avesse totalizzati da 101 a 150 nel triennio precedente 2008-2010; bonus di 30 per chi ne avesse realizzati tra 50 e 100 nel periodo 2008-2010; bonus di 15 per chi se ne ritrovasse tra 31 e 49 sempre nel 2008-2010.
Inoltre dal 2 dicembre p.v. tutti i medici potranno accedere direttamente alla banca dati del CoGeAPS e visionare il proprio “portafoglio crediti” registrandosi sul sito http://ape.agenas.it/ e quindi cliccando sul tasto my ECM, utile anche per costruire e depositare il proprio dossier formativo.
Molto interessante anche l’intervento del dott. Romuald Krajewski, Presidente della UEMS (Unione Europea dei Medici Specialisti), il quale si è detto certo che si possa costruire una cooperazione tra la UEMS e il sistema italiano per la Formazione Continua in Medicina, allo scopo di migliorare lo sviluppo professionale della formazione continua dei medici europei.
Krajewki ha affermato la necessità di un meccanismo attraverso il quale il riconoscimento dei crediti ottenuti in Europa possa essere basato su un comune, ben riconosciuto e trasparente procedimento, ed ha auspicato l’accordo tra le autorità accreditanti, così da rendere semplice ed automatico il riconoscimento dei crediti formativi per i nostri colleghi che partecipano ad eventi internazionali di aggiornamento.

Dott. Luca Barbacane
Dott. Gabriele Crivellenti

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