Assicurazioni e Responsabilità: Lettera FROMCeO alla Regione Veneto

FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEI MEDICI CHIRURGHI
E DEGLI ODONTOIATRI DEL VENETO

PROT. 99/U/2013

Alla cortese attenzione

Del Presidente della Regione Veneto dott. Luca Zaia
Dell’Assessore alla Sanità dott. Luca Coletto
Del Segretario per la Sanità dott. Domenico Mantoan


Egregi Signori,
apprendiamo dalle cronache di queste ore delle proteste dei Colleghi, dipendenti della Ulss 22, che si sono visti comunicare con colpevole ritardo la scadenza della polizza assicurativa aziendale.

Crediamo non sia più tollerabile il silenzio della Regione Veneto nel merito di una questione che abbiamo già posto alla Vostra attenzione, con una nostra comunicazione, già nella scorsa estate.

La FROMCeO pone, ancora di più oggi, la questione della Responsabilità medica come priorità che unifica sicurezza del personale sanitario alla sicurezza delle cure; allora sottolineavamo come “… la serenità di questi professionisti è la condizione senza la quale non è possibile ottenere quel cambiamento culturale e organizzativo che prevede il nuovo Piano socio-sanitario regionale e la riorganizzazione ospedaliera e territoriale … La FROMCeO vuole porre all’attenzione della Regione, nel suo ruolo attivo di garante degli equilibri tra i bisogni di Salute e le risposte dei Professionisti , alcuni temi urgenti e ineludibili”.

Allora avevamo posto l’ipotesi non peregrina che “… La rivalsa sembrerebbe limitata alla colpa grave, tuttavia non mancano nella giurisprudenza della Corte dei Conti pronunce nelle quali la gravità dell’imprudenza, negligenza, imperizia appare assai opinabile o comunque ancorata a incerti criteri di giudizio …”; una nostra seconda riflessione sottolineava come il tema “.. riguarda le prospettive di conflittualità tra aziende e dipendenti. L’obbligo di assicurazione per tutti i medici, anche dipendenti, si presta ad essere inquadrato in un disegno che ipotizza la esternalizzazione di una parte del rischio di risarcimento; da più parti si osserva come la decisione di molte Aziende o intere Regioni di non ricorrere più alla copertura assicurativa aziendale o a ricorrervi con franchigie molto alte, potrebbe trovare una utile sponda nella copertura dei medici dipendenti …”

Sempre in tale occasione si scriveva: “… attualmente non risulta chiaro quale sia la copertura assicurativa che le Aziende ulss della nostra Regione hanno in atto: la mappatura delle singole coperture è essenziale per dare dati certi ai medici nel delicato ambito della Responsabilità Civile e Penale in ambito Professionale; non si vede come i medici possano attivare coperture assicurative senza conoscere nel dettaglio gli elementi contrattuali inseriti nelle polizze assicurative previste dalle aziende”.

Non solo, sino ad ora, non abbiamo avuto i chiarimenti richiesti ma verifichiamo che i comportamenti delle singole Aziende sono drammaticamente sfuggiti al controllo regionale e par di capire che ogni Azienda elabori e pianifichi strategie individuali mettendo a nudo l’assoluta mancanza di un coordinamento.

Avevamo già posto le nostre riflessioni sull’art. 3 del decreto legge 138 del 13 agosto 2011 e le ulteriori specificazioni presenti nell’ambito della legge 24 marzo 2012 n. 27; sappiamo come potrebbe verificarsi il coinvolgimento per chiamata in causa dei dirigenti da parte delle strutture anche laddove il danneggiato (o presunto tale) dovesse limitarsi a formulare domanda di risarcimento nei confronti delle sole Aziende. In più le Assicurazioni non hanno l’obbligo assicurativo!

Le Aziende ulss hanno l’obbligo, come datore di lavoro pubblico, di segnalazione alla Corte de Conti cui spetta la eventuale azione di rivalsa ed il professionista sarà sempre assoggettabile all’azione di rivalsa della parte attrice; quindi la polizza assicurativa verso terzi non è per colpa grave da rivalsa come tutela dall’azione della Corte ma è polizza verso Terzi (il privato cittadino): è questo l’obbligo che deriva al professionista dal Decreto Legge 138/2011 convertito nella Legge 148/2011. Si poneva urgentemente la domanda se i medici dipendenti che abbiano optato per l’attività intramuraria ( art. 47 co. 1 lett. E del TUIR) fossero coperti totalmente dalla azione di rivalsa da Terzi e non abbiano obbligo nello stipulare in modo autonomo la polizza assicurativa obbligatoria prevista dall’art. 3, comma 5, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito in L. 14 settembre 2011, n. 148.

Grati per l’attenzione che vorrete dedicare a questo documento ne chiediamo un urgente riscontro, certi che la collaborazione della FROMCeO con la Regione possa svolgere azioni efficaci per riportare serenità su questioni delicatissime che, se non affrontate subito, potrebbero minare i livelli di sicurezza delle prestazioni.

Restiamo, quindi, a disposizione per affrontare le tematiche descritte anche tramite un incontro da fissare a breve.
Con i più cordiali saluti. 

Venezia – Mestre 09.12.2013


Per la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri del Veneto
Il Presidente
Dott. Maurizio Scassola 

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