Per un pensiero positivo

Cari Amici e Colleghi

Scrivo queste righe sull’onda lunga delle emozioni vissute durante la recente tornata elettorale; mai vi era stata, nella storia del nostro Ordine, una tale partecipazione al voto:1366 votanti! Questo numero straordinario non può essere solo correlato alla presenza di due liste concorrenti; siamo obbligati ad una analisi ragionata che permetta di cogliere questa occasione triennale come momento di riflessione sul percorso svolto e sulle prospettive di sviluppo futuro della politica per la professione.

L’Ordine di Venezia si è sempre distinto come luogo di sperimentazione e di proposta, come soggetto di mediazione tra la qualità della Professione e la sicurezza della Persona, come elemento di analisi sulla relazione medico – medico e tra medico e contesto sociale; siamo profondamente convinti che non vi può essere buona relazione medico – paziente se non vi è buona relazione medico – medico e tra medico e sistema organizzativo; la qualità e la sicurezza del nostro lavoro sono strettamente correlate a questi fattori; su queste riflessioni abbiamo portato avanti il nostro percorso politico e su questi obiettivi abbiamo costruito una squadra alla quale dare continuità e responsabilità. 

Per quale motivo non siamo riusciti ad arrivare uniti al rinnovo elettorale? Perché proprio il nostro Consiglio ha vissuto questa frattura?                                                    

Credo che un motivo di fondo sia ancora una volta la incapacità di vedere le cose da un punto di vista alto, istituzionale; una incapacità legata ad una visione molto personale e di parte che non riesce a scindere, a separare il ruolo sindacale dal ruolo istituzionale che deve rappresentare un’area vasta e variegata come quella medica e odontoiatrica; nelle nostre scelte dobbiamo sempre rapportarci alle funzioni dell’Ordine professionale che come organo ausiliario dello Stato non può subire condizionamenti di tipo contrattualistico-rivendicativo ma deve sempre porsi al servizio del miglioramento continuo della qualità della professione; solo questa prospettiva può aiutarci ad uscire dal pensiero depressivo dell’accerchiamento e del mondo cattivo che non ci capisce, solo una visione ed un progetto proattivo possono porci come soggetto competente ed autorevole nel contesto politico-istituzionale. Intendo ovviamente indicare con il termine politico l’impegno civile della professione che non può più perdersi dietro le beghe personali ed i micro interessi ma deve porre al proprio interno, alla politica e ai nostri concittadini problemi ineludibili come la sopravvivenza del SSN, la responsabilità medica come problema che deve essere assunto in carico dallo Stato per garantire qualità ed efficacia delle cure, l’organizzazione del lavoro come strumento di garanzia per la serenità degli operatori che si stanno assumendo sempre più oneri, la formazione medica come indicatore di capacità dello Stato di farsi carico dei bisogni di salute della popolazione.

Non sono solo questi i problemi che il nuovo Consiglio e la futura nuova FNOMCeO dovranno affrontare! Dobbiamo prima di tutto rappresentare tutti i medici anche coloro che non hanno creduto possibile continuare in un percorso comune ma noi abbiamo un mandato elettorale chiaro, indiscutibile: rappresentiamo tutta la Professione!                           

Grazie per aver creduto nella nostra azione e per aver dimostrato con la Vostra partecipazione che il medico oggi più che mai è un soggetto vitale, propositivo, responsabile e motivato nell’impegno professionale ed in quello civile.        

Un abbraccio a Voi tutti e cari auguri alle vostre famiglie per le imminenti Festività.

Maurizio Scassola

Segreteria OMCeO Ve
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