Nuovi Lea: ecco cosa cambia

Un nuovo piano nazionale dei vaccini. La celiachia come malattia cronica e non più rara. Un’attenzione più alta sull’autismo. Le prestazioni della procreazione medicalmente assistita. Sono solo alcune delle novità introdotte dai nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza che le Regioni devono garantire ai loro cittadini. Una riforma attesa 15 anni – addirittura 20 per il nomenclatore – e che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha definito storica, firmata il 14 gennaio dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – dal suo letto d’ospedale al Policlinico Gemelli, dopo un intervento di angioplastica – e che giovedì 19 gennaio passerà all’esame della Conferenza Stato-Regioni. Poi, prima del via libera definitivo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, un passaggio alla Corte dei Conti.

Migliaia le prestazioni a favore dei cittadini offerte dai nuovi Lea dopo un lavoro tecnico enorme, durato due anni e mezzo. «Sul fronte delle malattie rare – ha spiegato il ministro ai microfoni di Unomattina – sono state aggiunte 110 nuove patologie e gruppi. Non essendo stati aggiornati i Lea da 15 anni, per tante nuove malattie scoperte e classificate nella maggior parte delle regioni d'Italia non era prevista una copertura. In questo modo abbiamo uniformato il territorio nazionale e soprattutto abbiamo fatto un comitato tecnico permanente» con la promessa di aggiornare i Lea ogni anno. Tra le nuove patologie inserite: sarcoidosi, la sclerosi sistemica progressiva, miastenia grave, sindromi da neoplasie endocrine multiple, iperinsulinismi congeniti, malattie perossisomiali, sindromi da deficit congenito di creatina, piastrinopatie autoimmuni primarie croniche, miosite eosinofila idiopatica.

Una delle novità più significative riguarda il nuovo piano nazionale dei vaccini. I Lea aggiornati, oltre a quelle contro lo pneumococco, il meningococco C nei nuovi nati e l’HPV nelle undicenni, introducono nuove vaccinazioni gratuite:

  • meningococco B, rotavirus e varicella nei nuovi nati;

  • HPV nei maschi undicenni;

  • meningococco tetravalente ACWY135 e richiamo anti-polio con IPV negli adolescenti;

  • pneumococco e Zoster nei sessantacinquenni

  • le vaccinazioni per i soggetti a rischio di tutte le età

«Con il nuovo piano nazionale – ha spiegato il ministro Lorenzin – i vaccini saranno gratis per tutti e senza pagamento del ticket, perché i vaccini non sono da considerarsi una cura ma attengono alla prevenzione collettiva della popolazione. Ci sarà anche una grande campagna di informazione e formazione per i genitori, a cui raccomandiamo di non aver paura della vaccinazione che è l'arma numero uno contro patologie importanti e di cui purtroppo si può ancora morire come il morbillo, e per i pediatri e i medici di medicina generale. Campagne che li coinvolgano proprio per aiutarci ad allargare le vaccinazioni nel nostro Paese».
Un’azione quanto mai importante visti i dati allarmanti – a Rimini, ad esempio, la copertura è scesa sotto il 70% – e dopo i richiami dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a restare sopra il 95% per garantire l’immunità di gregge, cioè la copertura e la protezione anche ai soggetti più fragili che non possono essere vaccinati.

Tra le prestazioni che entrano nei nuovi Lea ci sono, poi:

  • la procreazione medicalmente assistita, sia omologa sia eterologa;

  • l’adroterapia, varie prestazioni di genetica, l’enteroscopia con microcamera ingeribile, la radioterapia stereotassica, grazie all’aggiornamento – atteso 20 anni – del nomenclatore della specialistica ambulatoriale;

  • gli screening neonatali per la sordità congenita e la cataratta congenita, con l’estensione a tutti i nuovi nati dello screening anche per le malattie metaboliche ereditarie;

  • ausilii informatici e di comunicazione persone con gravissime disabilità, apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso), scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, arti artificiali a tecnologia avanzata, grazie all’aggiornamento del nomenclatore dell’assistenza protesica, atteso 17 anni;

  • l’endometriosi inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, negli stadi clinici “moderato” e “grave”;

  • la celiachia e la sindrome di Down si trasformano da malattie rare a croniche;

  • l’autismo vede aggiornati i livelli essenziali di assistenza per la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato, sia nel percorso di diagnosi, cura e trattamento, che sarà fatto con metodi e strumenti avanzati, sia nell’integrazione della persona autistica nella vita sociale, con un’attenzione attiva alla famiglia.

Chiara Semenzato, collaboratrice giornalistica OMCeO di Venezia

In allegato le slides di presentazione dei nuovi Lea

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