730 precompilato, il no dei medici arriva alla Camera

Il medico non deve diventare un burocrate e non è giusto sanzionarlo per errori tecnico-contabili legati ai dati da fornire per il 730 precompilato. A partire da questa posizione inamovibile, ieri, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), in audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sull'Anagrafe tributaria, ha chiarito la posizione dei professionisti sanitari sulla richiesta di trasmettere online al Ministero dell'Economia e delle Finanze tutti i dati sulle prestazioni sanitarie, chiedendo di far slittare al 2017 tutta la procedura, che dovrebbe partire a breve, entro un paio di mesi.

La presidente Roberta Chersevani, accompagnata dal presidente della Commissione Albo odontoiatri Giuseppe Renzo, da Guido Marinoni e da Gianluigi Spata, ha puntato il dito soprattutto contro le sanzioni per i medici in caso d'errore previste dalla legge 175 del 24 settembre scorso: fino a 50mila euro per i professionisti renitenti all'obbligo di trasmissione dei dati 2015 in scadenza il 15 gennaio 2016.

"È urgente eliminare queste sanzioni - ha detto la Presidente - ed è altrettanto necessario evitare che il medico diventi un burocrate perché incalzato da un sistema di "controllo" che gli impone l'uso di complessi sistemi informatici che possono anche alterare il delicato rapporto medico-paziente".

La Federazione parla di un'impossibilità oggettiva di dare attuazione agli adempimenti previsti dalla legge. "In particolare - si legge in un comunicato stampa della FNOMCeO - ad oggi il tavolo tecnico non ha definito tutti gli aspetti necessari all’adempimento e i soggetti titolari di partita iva che non inviano al STS (Sistema Tessera Sanitaria) o non vi possono accedere senza specifico ulteriore accreditamento per tale funzione sono di fatto impossibilitati ad adempiere in tempo utile a quanto richiesto dalla normativa, anche in assenza di specifici software in grado di provvedere all’invio automatico. Si rileva con forza che qualsiasi apertura di collaborazione deve essere subordinata alla preliminare abrogazione dell’attuale apparato sanzionatorio posto a carico dei medici italiani".

Stop alle sanzioni, quindi, e via libera alla semplificazione. Solo così si potrà cominciare una vera collaborazione.

Chiara Semenzato, collaboratrice giornalistica OMCeO di Venezia

Per approfondire: leggi l'articolo di Doctor 33

Segreteria OMCeO Ve
Categoria News: 
Dalla Rete
Pagina visitata 2199 volte